Il costo di un avvocato per separazioni a Palermo varia a seconda di diversi fattori, tra cui:
Per avere un'idea più precisa del costo di un avvocato per separazioni a Palermo, compila il form qui sotto
la separazione consensuale
può essere ottenuta in tempi brevi, generalmente entro pochi mesi.
La separazione giudiziale, invece, può richiedere tempi più lunghi, a seconda della complessità del caso.
La separazione consensuale è una separazione che viene raggiunta da un accordo tra i coniugi. I coniugi devono concordare i seguenti aspetti della separazione:
* La cessazione degli effetti civili del matrimonio;
* L'affidamento dei figli;
* Il contributo al mantenimento dei figli e del coniuge economicamente più debole;
* L'assegnazione della casa coniugale.
La separazione giudiziale è una separazione che viene decisa dal giudice. Il giudice interviene nel caso in cui i coniugi non raggiungano un accordo su uno o più aspetti della separazione.
I costi per la separazione consensuale sono variabili, a seconda dell'avvocato che si sceglie. I costi per la separazione giudiziale, invece, sono generalmente più elevati, in quanto includono anche le spese legali.
Per ottenere il gratuito patrocinio per la separazione, è necessario presentare una domanda al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati. La domanda deve essere accompagnata da una certificazione ISEE che attesti che il richiedente ha un reddito inferiore a determinate soglie.
In caso di separazione, i figli hanno diritto a mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori. Il giudice, in sede di separazione, deve decidere l'affidamento dei figli, che può essere:
* Congiunto: i figli sono affidati a entrambi i genitori, che devono cooperare per la loro educazione e crescita;
* A uno solo dei genitori: il figlio è affidato a uno solo dei genitori, che ne ha la responsabilità esclusiva;
* A terzi: i figli sono affidati a terzi, che ne hanno la responsabilità esclusiva.
Il giudice, inoltre, deve decidere il contributo al mantenimento dei figli, che è dovuto da entrambi i genitori, in proporzione ai loro redditi.
Il coniuge economicamente più debole ha diritto a un assegno di mantenimento, che è dovuto dall'altro coniuge, in proporzione ai suoi redditi.
Il coniuge economicamente più debole ha inoltre diritto all'assegnazione della casa coniugale, se è in possesso dei requisiti previsti dalla legge.
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